Le api, appartengono al gruppo degli imenotteri, insetti dalle ali trasparenti e membranose, del quale fanno parte anche vespe, calabroni, bombi.. L’ ape più diffusa in Europa è l’ Apis mellifera e vive in colonie composte da migliaia di individui, ciascuno con un compito preciso da portare a termine e perfettamente organizzati. Sono queste le api che producono miele, propoli, polline, pappa reale e cera. La società delle api è composta da 60.000 membri: le api operaie, la classe più numerose, i fuchi, ovvero i maschi che hanno come unica missione quella di fecondare la regina e, ovviamente la Regina che a sua volta ha come unico compito quello di deporre uova per tutta la sua lunga vita e garantire la vita a tutta la colonia. Quando nasce, la regina viene spronata ad uscire dalla api che la circondano e, una volta fuori dall’alveare esegue il suo volo nuziale che vede la partecipazione di numerosi pretendenti vogliosi di compiere la loro missione. Una volta compiuto l’atto, gli organi riproduttivi del povero fuco, rimangono attaccati alla regina e ciò comporta la sua morte immediata. La regina, una volta tornata feconda nell’alveare, può iniziare a deporre uova per il resto della sua vita, circa cinque anni, e non si accoppierà mai più. Le uova deposte daranno vita ad api operaie, a fuchi e anche ad altre regine, tutto dipende da dove viene deposto l’uovo, come viene nutrito e se sarà fecondato o meno. In tre giorni la larva esce dall’uovo e viene nutrita con un misto di acqua, miele, polline e pappa reale. Quest’ultima viene data alle larve destinate a diventare api operaie e fuchi per tre giorni, mentre la larva che diventerà una regina sarà alimentata a pappa reale per cinque giorni. Dopo dieci giorni la celletta dove si trova la larva viene chiusa ermeticamente con un sottile strato di cera: da qui inizierà la metamorfosi. Le api operaie perfettamente costituite, nasceranno dopo 21 giorni dalla deposizione dell’uovo, il fuco dopo 26 e la regina dopo 16.L’ape operaia nasce provvista di diversi strumenti di lavoro: antenne, mandibole che serviranno per modellare la cera, ligula per aspirare il nettare dai fiori, uncini e ventose sulle zampe per raccogliere polline e resine da trasformare in propoli e infine la borsa melaria che contiene acqua, nettare o miele. A seconda del compito che dovrà svolgere li utilizzerà tutti nel corso della sua vita.
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